Nuovi spazi per la creatività negli immobili di proprietà dello Stato

28.07.2016

Il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha provveduto alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 156 del 6 luglio 2016 il Decreto 22 dicembre 2015.

Tale provvedimento, disciplina le modalità di utilizzo e di assegnazione dei beni immobili di proprietà dello Stato destinati ad ospitare studi di giovani artisti italiani e stranieri per la realizzazione di produzioni di arte, musica, danza e teatro contemporanei (art. 3).

In particolare, l’art. 3 prevede, che i beni – appositamente individuati – sono locati o concessi dall’ente gestore, per un periodo non inferiore a dieci anni ad un canone mensile simbolico non superiore ad euro 150 con oneri di manutenzione ordinaria a carico del locatario o concessionario, “esclusivamente a cooperative di artisti ed associazioni di artisti, residenti nel territorio italiano”.

Al comma 2, dell’art. 3 è stabilito che, entro tre mesi dall’emanazione del decreto di cui all’art. 2, comma 5, l’ente gestore di ciascun bene individuato provvede all’emanazione di un bando pubblico finalizzato all’assegnazione degli immobili definendo, altresì, specifiche modalità di uso nonché la tipologia di produzione artistica compatibile con la natura del bene concesso in uso o locazione.

In sede di prima applicazione, il decreto individua nell’allegato A) i beni immobili pubblici da destinare a ospitare studi di giovani artisti prevedendo l’integrazione di detto elenco entro il 30 giugno di ciascun anno, “anche sulla base di segnalazione dei soggetti interessati”.

Il decreto prevede, infine, che le modalità di utilizzo dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata ai sensi del codice delle leggi antimafia (D.Lgs. 6 settembre 2011, n. 159) saranno definite con ulteriore decreto.